martedì 19 maggio 2015

L'autoritratto

Mi chiamo Roberto e sono un bambino alto, ma un po' magro di corporatura. Ho nove anni e mezzo e tra poco ne compirò dieci. Il mio viso è di forma ovale. Porto i capelli molto corti, a volte un po' più lunghi. Ho le sopracciglia sottili e lunghe, gli occhi grandi di color verde scuro. La mia bocca è molto grande e di un color rosa scuro.
Alcune volte a scuola ho paura di non saper dire la lezione, ma poi mi accorgo che non devo avere paura perché la so dire alcune volte. Mi piace vestirmi con i jeans o tute e magliette colorate. Mi piace fare karate con gli amici e giocare con la corda e i cerchi e pure a calcetto. Con gli amici gioco a pallone e facciamo le partite. I miei genitori e i miei nonni mi chiamano Roby, invece mia zia alcune volte mi chiama Dede perché mi confonde con mio fratello. Qualcuno mi chiama Picchio perché mi muovo sempre. 
                                                                                                      
Questo è il ritratto che mi ha fatto il mio amico Giuseppe










Mi chiamo Giuseppe e ho nove anni. I miei genitori mi chiamano Peppe, per distinguermi dagli altri Giuseppe miei cugini. I miei nonni invece mi chiamano Peppino o Giuseppe. Sono di statura media. Porto un ciuffo molto lungo sulla fronte. Mi dicono che ho il viso paffuto. Mi piacciono i miei occhi che sono di un verde scuro. Le mie sopracciglia sono molto grandi. Ho labbra carnose e il naso a patatina. Ho un collo robusto. Mi piace molto il calcio. Da grande vorrei essere un cantante o un giocatore del Bari. 
Sono allegro di carattere ed anche giocherellone fino ad essere a  volte un po' fastidioso per gli altri. alcune volte però mi arrabbio con chi mi dà fastidio o noia. Io non ho paura di niente.





Così mi ha ritratto il mio amico Roberto





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